terapia empirica
Cosa è la terapia empirica ? In ambito medico la terapia empirica un trattamento basato sull'esperienza e, più in particolare, una terapia iniziata sulla base di un'ipotesi clinica in assenza di informazioni complete o esaustive.
Essa viene intrapresa prima della conferma finale di una diagnosi o in assenza di una completa comprensione della fisiopatologia della condizione.[1]
La terapia empirica trova il suo più frequente utilizzo nella somministrazione di antibiotici ad un paziente prima che sia stato possibile individuare il batterio specifico che ha causato l'infezione. Cercare di combattere l'infezione il prima possibile è fondamentale per ridurre al minimo la morbilità, i rischi e le complicanze, dunque spesso si preferisce iniziare una terapia empirica piuttosto di aspettare per avere maggiori informazioni sull'agente eziologico. Alcuni esempi di questo approccio includono gli antibiotici somministrati per la polmonite, per le infezioni del tratto urinario e per il sospetto di meningite batterica.
Principali fattori di rischio per MRSA
- Pregressa colonizzazione e/o infezione da MRSA (negli ultimi 12 mesi).
- Emodialisi e dialisi peritoneale.
- Paziente portatore di CVC e cateteri vascolari a permanenza.
- Multipli cicli di terapia antibiotica (es: almeno 5-10 giorni negli ultimi 30 in particolare con fluorochinolonici).
Principali fattori di rischio per ESBL
- Pregressa colonizzazione e/o infezione da ESBL (negli ultimi 12 mesi).
- Prolungata ospedalizzazione (mediana di 10 giorni), in particolare in UTI, RSA, hospice ed in reparti ad alta endemia.
- Multipli cicli di terapia antibiotica (almeno 5 giorni negli ultimi 30 in particolare con FQ, cefalosporine e betalattamici protetti).
- Cateteri vescicali a permanenza.
Principali fattori di rischio per Pseudomonas Aeruginosa
- Pregressa colonizzazione e/o infezione da Aeruginosa (negli ultimi 12 mesi).
- Multipli cicli di terapia antibiotica (almeno 5 giorni negli ultimi 30 in particolare con FQ).
- Anatomia polmonare sovvertita con infezioni ricorrenti (es: bronchiectasie).
- Fibrosi cistica.
- Prolungato utilizzo della terapia steroidea.
- Diabete mellito non controllato, specie se in quadro di scompenso diabetico e/o piede diabetico.